La Via Urbana è una strada del centro storico di Roma, a metà tra i Rioni I Monti e XV Esquilino. È lunga 600 metri e si trova alcuni metri sotto la sede stradale della parallela Via Cavour, a causa dell'avvallamento tra il Colle Esquilino e il Colle Viminale. Ha un andamento in discesa, da nord est a sud ovest, grosso modo dalla zona della Stazione Termini alla zona del Foro Romano. Parte praticamente da sotto la trasversale Via Torino, là dove si apre un'ampia rimessa "sotterranea" di auto, che ha l'uscita posteriore su Via Rosmini.
Sulla sua sinistra, come detto, corre quasi parallela la Via Cavour, di qualche metro sopraelevata (Via Cavour comunque è molto più lunga e prosegue oltre i termini di Via Urbana sia in un senso che nell'altro); la parallela di destra è Via Cesare Balbo, ma solo per i primi due terzi; la restante parte forma un trapezio rettangolo con le Vie Panisperna, Leonina e del Boschetto, all'interno del quale corre per 250 metri la parallela Via dei Capocci. Mentre l'isolato tra Via Urbana e Via Balbo è ampio 80 metri, quello tra Via Urbana e Via dei Capocci è largo soltanto 50 metri. Con la Via Cavour passa dalla distanza massima dell'isolato costituito dall'Ambasciata Argentina a Piazza dell'Esquilino, largo circa 80 metri, alla distanza minima di una trentina di metri all'altezza di Piazza della Suburra.
La strada ha tre traverse sul lato sinistro e cinque sul lato destro. La prima traversa a destra è Via Agostino De Pretis, in esatta corrispondenza, a sinistra, con la Piazza dell'Esquilino. Proseguendo si trovano prima Via Ruinaglia a sinistra, poi Via Caprareccia a destra. A metà del percorso circa si trova una lunga ampia traversa, che porta il nome di Via di Santa Maria Maggiore verso sinistra e di Via di Panisperna verso destra. Nell'ultimo tratto ci sono soltanto due traverse sul lato destro: Via de' Ciancaleoni e Via degli Zingari.
Via Urbana riporta 180 numeri civici. È da notare che il numero 1 si trova in un punto apparentemente a caso, ma naturalmente non è così: la strada inizialmente si dipartiva da Piazza dell'Esquilino e solo successivamente il tratto precedente, che finiva sotto la Via Torino, fu accorpato alla Via Urbana e dotato di ulteriori numeri civici. Quindi il numero 1 è il primo portone a sinistra partendo da Piazza dell'Esquilino, che corrisponde all'ingresso delle Suore Oblate di Gesù Bambino, con la data sull'architrave 1872. La numerazione prosegue ininterrotta fino a Piazza della Suburra e l'ultimo civico sulla sinistra è il n.71. Risalendo sulla destra, si continua quindi col numero 72 fino al 167. Tutto questo tratto fa parte del Rione I Monti. Attraversata Via De Pretis, la numerazione prosegue col n.168; l'ultimo grande portone in fondo, che conduce a mo' di galleria, sorta di prosecuzione della strada, sotto la Via Torino, riporta il numero 175. Ma poi completando il giro, di nuovo sul lato sinistro della strada, la numerazione prosegue fino a 180, terminando di nuovo su Piazza dell'Esquilino.
Un'altra cosa da notare è che il breve tratto iniziale, aggiunto, di Via Urbana, non fa parte del Rione I Monti ma del Rione XV Esquilino. La cosa curiosa è che la targa riporta "R. XVIII", cioè il Rione Castro Pretorio, perché nella vecchia suddivisione il Rione XVIII arrivava fino a qui. Questa anomalia si trova anche su altre targhe nel triangolo tra Piazza dei Cinquecento, Piazza del Viminale e Piazza dell'Esquilino.
In epoca romana Via Urbana era denominata Vicus Patricius, poiché era costituita da domus signorili; come spesso accade, bastava fare pochi metri per trovarsi nella zona povera e malfamata della Suburra. L'attuale toponimo deriva dal papa Urbano VIII (1568-1644).