mercoledì 5 febbraio 2020


SORRISI DI UNA NOTTE D’ESTATE


Recensione & Spoiler


Risultato immagini per sorrisi di una notte d'estate"



Recentemente ho potuto vedere il film di Ingmar Bergman del 1955 SORRISI DI UNA NOTTE D'ESTATE, che vinse anche un premio a Cannes e fu il primo grande successo internazionale del regista svedese.

Nel 1973 ne fu realizzato un musical negli Stati Uniti, "A Little Night Music", con la medesima ambientazione e rappresentato anche in Svezia, Austria, Spagna e Finlandia, ma non in Italia. Da questo musical teatrale fu poi tratto quello cinematografico di Harold Prince del 1977, ambientato però in Austria. In Italia uscì stranamente col titolo "Gigi", da non confondere con l'omonimo film di Vincente Minnelli del 1958, forse perché una delle attrici secondarie aveva partecipato ad entrambi e anche il periodo è lo stesso, i primi anni del '900.

Il film di Bergman fu proiettato anche in Italia con un adattamento ampiamente censurato nei dialoghi e alcuni tagli; anche alcuni nomi vennero cambiati. Nel 2008 la Hobby & Work ha pubblicato un'edizione in dvd completa delle scene tagliate e con sottotitoli che traducono fedelmente l'originale svedese. Il personaggio maggiormente rimaneggiato è quello del seminarista Henrik, figlio dell'avvocato Fredrik e segretamente innamorato della sua giovanissima matrigna, la seconda moglie del padre, con la quale fuggirà alla fine del film. Nella versione italiana Henrik non è un seminarista ma uno studente di filosofia e Fredrik non è suo padre ma suo zio. In questa maniera la censura raggiunse un duplice obiettivo: impedire che venisse rappresentato un seminarista, ancorché luterano, che ci prova con la cameriera e alla fine cede alla tentazione di fuggire con una donna (diventerà ugualmente pastore?); impedire che venisse rappresentato in maniera positiva e liberatoria un incesto, di cui tra l'altro il padre-marito si consola immediatamente. Inoltre molte battute ritenute eccessivamente scabrose furono moderate e interi dialoghi tagliati.

Il titolo innegabilmente riporta a "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare del 1595. Gli elementi in comune sono un magico elisir d'amore, lo scambio delle coppie e naturalmente la notte di San Giovanni, cioè la notte tra il 23 e il 24 giugno, festa di San Giovanni Battista (benché dopotutto non sia affatto di "mezza" estate). Tradizionalmente è considerata una notte magica per gli innamorati. Inutile cercare una corrispondenza tra i personaggi: ci sono coppie e ci sono scambi. Fredrik ama sua moglie Anne, che prova per lui un tenero affetto ma non gli si è mai concessa. Anne prova una inconfessata passione per il figliastro Henrik, che certamente la ricambia ma nel frattempo cerca di sedurre la cameriera Petra, una diciottenne che ha già avuto molti amori. Desirée è da sei mesi l'amante di Carl ma lo lascia perché desidera riconquistare il suo vecchio amore Fredrik. Carl è sposato con Charlotte, entrambi hanno degli amanti ma Charlotte è gelosa in particolare di Desirée; Carl infatti non si rassegna ad averla persa.

Desirée, per raggiungere il suo obiettivo, chiede aiuto alla madre, una ricchissima vedova che ha avuto molti amanti e vive in una grande villa in campagna. La madre invita tutti a trascorrere alcuni giorni da lei; in questa occasione Petra conosce il cocchiere Frid: quella notte i due faranno l'amore nel bosco e la mattina dopo Petra riesce a strappargli una promessa di matrimonio. La sera del 23 giugno Beata offre ai suoi commensali un elisir d'amore: "Questo vino proviene da uve il cui succo sprizza come gocce di sangue sopra una candida pelle. In ogni botte era versata una goccia di latte dal seno di una donna al suo primo puerperio e una goccia di seme di un vigoroso stallone. Questa mistura dona a questo vino un potere misterioso e seduttivo, e chiunque si accinga a berlo lo fa a suo rischio e pericolo per le eventuali conseguenze". La trovata del vino riprende chiaramente quella del succo magico di Oberon, il re degli elfi: "Vidi volare Cupido tra la luna e la terra. Prese di mira una vestale e scoccò la sua freccia d'amore. Potei vedere la freccia spegnersi nei raggi della luna, ma osservai che era caduta su un piccolo fiore, prima bianco, ora rosso per la ferita d'amore. Il suo succo, versato su palpebre addormentate, farà impazzire uomo o donna per la prima creatura vivente che vedrà". Dal momento che la madre di Desirée è un'anziana ex libertina vestita sempre come una regina, si può ipotizzare che sia una trasfigurazione del personaggio di Oberon?

Ognuno dei commensali beve il vino pensando al "proprio" amore: Fredrik pensa ad Anne, Anne pensa a Henrik (ricambiata), Carl pensa a Desirée, Desirée pensa a Fredrick, Charlotte pensa a Carl. La prima coppia che rompe gli schemi è quella di Henrik e Anne, che fuggono insieme. Charlotte seduce Fredrik scatenando la gelosia del marito, che torna ad amarla. Fredrik e Desirée tornano insieme. Dalle tre coppie che c'erano all'inizio del film, Fredrik & Anne e Carl & Desirée, e quella non riuscita di Henrik e Petra, se ne formano quattro, grazie all'arrivo di Frid e Charlotte che "si prendono" Petra e Carl. Il numero richiama le quattro coppie che si sono formate alla fine della commedia di Shakespeare: la coppia inossidabile di Teseo e Ippolita, poi Oberon e Titania, che torna al suo legittimo consorte dopo la sua avventura con Bottom, Lisandro ed Ermia, dopo la momentanea follia d'amore di lui per Elena, e infine Elena che riconquista Demetrio, che l'aveva lasciata per amore di Ermia. Ritorna nel film di Bergman la figura di una donna alta e non molto attraente che è stata in un certo senso "abbandonata" dal marito per un'altra donna che non lo vuole. Ritorna la fuga degli amanti. Ritorna l'amore libero e selvatico di due creature nella natura boscosa e notturna.

Sono proprio Petra e Frid a svelare il segreto dei sorrisi della notte di San Giovanni (da tenere conto che il 24 giugno in Svezia il sole sorge verso le 2.30): "La notte d'estate ha tre sorrisi. Il primo è fra mezzanotte e l'alba, quando i giovani innamorati si aprono i cuori a vicenda. E' un sorriso così tenue e lieve che bisogna ricercarlo con molta attenzione per poterlo notare. L'amore sfiora i giovani innamorati come un dono e una punizione. Alle tre di notte la sera d'estate è al suo secondo sorriso, per gli incoscienti e gli sciocchi senza alcuna speranza. Al mattino, la notte d'estate sorride finalmente a coloro che sono tristi e scoraggiati, agli insonni e alle anime perse, a coloro che hanno paura e che si sentono soli". La versione italiana attribuisce il terzo sorriso a "tutti coloro che han trovato la pace e la gioia di vivere in un'anima gemella", spoetizzando totalmente la battuta scritta da Bergman.

Woody Allen ne fece un remake nel 1982, ambientato nei pressi di New York nel 1904, riducendo le coppie a tre. [SPOILER] La scelta della partitura di Mendelsshon riallaccia però il suo film in maniera più esplicita alla commedia di Shakespeare. Inoltre tutta l’ambientazione è decisamente più svecchiata e ironica rispetto al film di Bergman. Quindi il protagonista Andrew non è più un avvocato ma un agente di Wall Street, che nel tempo libero si diletta a fare l’inventore e ha ideato una sfera magica capace di proiettare immagini, non si sa se dal presente, dal passato o dal futuro (e sarà l’elemento magico del film); ed è lui il proprietario della villa. Da tempo non ha rapporti con la moglie Adrian, che lo ha tradito col suo migliore amico Max, il quale quindi adombra Henrik, ma con una personalità del tutto diversa. La seconda coppia è rappresentata da un professore borioso e dalla sua fidanzata Ariel, che è anche una ex fiamma di Andrew, similmente a Carl e Desirée rispetto a Fredrik; tuttavia qui alla fine Ariel troverà il suo amore in Max, perché la coppia Andrew-Adrian resterà insieme. Infine abbiamo Max che, anche qui, ha un interesse per una infermiera frivola e sessualmente disinvolta, come Petra, che accetterà senza riserve le avance del professore, il quale quindi ricalca pure la figura di Frid, anche per l’atteggiamento “naturalistico” nei confronti del sesso.

La parte del film di Allen in cui Andrew e Max corteggiano entrambi Ariel, in maniera anche violenta, ricalca la situazione shakespeariana di Ermia contesa tra Lisandro e Demetrio. E così, anche, alla fine Andrew, come Demetrio, torna al suo antico amore. 

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