SORRISI
DI UNA NOTTE D’ESTATE
Recensione
& Spoiler
Recentemente ho potuto vedere il
film di Ingmar Bergman del 1955 SORRISI DI UNA NOTTE D'ESTATE, che
vinse anche un premio a Cannes e fu il primo grande successo
internazionale del regista svedese.
Nel
1973 ne fu realizzato un musical negli Stati Uniti, "A Little
Night Music", con la medesima ambientazione e rappresentato
anche in Svezia, Austria, Spagna e Finlandia, ma non in Italia. Da
questo musical teatrale fu poi tratto quello cinematografico di
Harold Prince del 1977, ambientato però in Austria. In Italia uscì
stranamente col titolo "Gigi", da non confondere con
l'omonimo film di Vincente Minnelli del 1958, forse perché una delle
attrici secondarie aveva partecipato ad entrambi e anche il periodo è
lo stesso, i primi anni del '900.
Il
film di Bergman fu proiettato anche in Italia con un adattamento
ampiamente censurato nei dialoghi e alcuni tagli; anche alcuni nomi
vennero cambiati. Nel 2008 la Hobby & Work ha pubblicato
un'edizione in dvd completa delle scene tagliate e con sottotitoli
che traducono fedelmente l'originale svedese. Il personaggio
maggiormente rimaneggiato è quello del seminarista Henrik, figlio
dell'avvocato Fredrik e segretamente innamorato della sua
giovanissima matrigna, la seconda moglie del padre, con la quale
fuggirà alla fine del film. Nella versione italiana Henrik non è un
seminarista ma uno studente di filosofia e Fredrik non è suo padre
ma suo zio. In questa maniera la censura raggiunse un duplice
obiettivo: impedire che venisse rappresentato un seminarista,
ancorché luterano, che ci prova con la cameriera e alla fine cede
alla tentazione di fuggire con una donna (diventerà ugualmente
pastore?); impedire che venisse rappresentato in maniera positiva e
liberatoria un incesto, di cui tra l'altro il padre-marito si consola
immediatamente. Inoltre molte battute ritenute eccessivamente
scabrose furono moderate e interi dialoghi tagliati.
Il
titolo innegabilmente riporta a "Sogno di una notte di mezza
estate" di Shakespeare del 1595. Gli elementi in comune sono un
magico elisir d'amore, lo scambio delle coppie e naturalmente la
notte di San Giovanni, cioè la notte tra il 23 e il 24 giugno, festa
di San Giovanni Battista (benché dopotutto non sia affatto di
"mezza" estate). Tradizionalmente è considerata una notte
magica per gli innamorati. Inutile cercare una corrispondenza tra i
personaggi: ci sono coppie e ci sono scambi. Fredrik ama sua moglie
Anne, che prova per lui un tenero affetto ma non gli si è mai
concessa. Anne prova una inconfessata passione per il figliastro
Henrik, che certamente la ricambia ma nel frattempo cerca di sedurre
la cameriera Petra, una diciottenne che ha già avuto molti amori.
Desirée è da sei mesi l'amante di Carl ma lo lascia perché
desidera riconquistare il suo vecchio amore Fredrik. Carl è sposato
con Charlotte, entrambi hanno degli amanti ma Charlotte è gelosa in
particolare di Desirée; Carl infatti non si rassegna ad averla
persa.
Desirée,
per raggiungere il suo obiettivo, chiede aiuto alla madre, una
ricchissima vedova che ha avuto molti amanti e vive in una grande
villa in campagna. La madre invita tutti a trascorrere alcuni giorni
da lei; in questa occasione Petra conosce il cocchiere Frid: quella
notte i due faranno l'amore nel bosco e la mattina dopo Petra riesce
a strappargli una promessa di matrimonio. La sera del 23 giugno Beata
offre ai suoi commensali un elisir d'amore: "Questo vino
proviene da uve il cui succo sprizza come gocce di sangue sopra una
candida pelle. In ogni botte era versata una goccia di latte dal seno
di una donna al suo primo puerperio e una goccia di seme di un
vigoroso stallone. Questa mistura dona a questo vino un potere
misterioso e seduttivo, e chiunque si accinga a berlo lo fa a suo
rischio e pericolo per le eventuali conseguenze". La trovata del
vino riprende chiaramente quella del succo magico di Oberon, il re
degli elfi: "Vidi volare Cupido tra la luna e la terra. Prese di
mira una vestale e scoccò la sua freccia d'amore. Potei vedere la
freccia spegnersi nei raggi della luna, ma osservai che era caduta su
un piccolo fiore, prima bianco, ora rosso per la ferita d'amore. Il
suo succo, versato su palpebre addormentate, farà impazzire uomo o
donna per la prima creatura vivente che vedrà". Dal momento che
la madre di Desirée è un'anziana ex libertina vestita sempre come
una regina, si può ipotizzare che sia una trasfigurazione del
personaggio di Oberon?
Ognuno
dei commensali beve il vino pensando al "proprio" amore:
Fredrik pensa ad Anne, Anne pensa a Henrik (ricambiata), Carl pensa a
Desirée, Desirée pensa a Fredrick, Charlotte pensa a Carl. La prima
coppia che rompe gli schemi è quella di Henrik e Anne, che fuggono
insieme. Charlotte seduce Fredrik scatenando la gelosia del marito,
che torna ad amarla. Fredrik e Desirée tornano insieme. Dalle tre
coppie che c'erano all'inizio del film, Fredrik & Anne e Carl &
Desirée, e quella non riuscita di Henrik e Petra, se ne formano
quattro, grazie all'arrivo di Frid e Charlotte che "si prendono"
Petra e Carl. Il numero richiama le quattro coppie che si sono
formate alla fine della commedia di Shakespeare: la coppia
inossidabile di Teseo e Ippolita, poi Oberon e Titania, che torna al
suo legittimo consorte dopo la sua avventura con Bottom, Lisandro ed
Ermia, dopo la momentanea follia d'amore di lui per Elena, e infine
Elena che riconquista Demetrio, che l'aveva lasciata per amore di
Ermia. Ritorna nel film di Bergman la figura di una donna alta e non
molto attraente che è stata in un certo senso "abbandonata"
dal marito per un'altra donna che non lo vuole. Ritorna la fuga degli
amanti. Ritorna l'amore libero e selvatico di due creature nella
natura boscosa e notturna.
Sono
proprio Petra e Frid a svelare il segreto dei sorrisi della notte di
San Giovanni (da tenere conto che il 24 giugno in Svezia il sole
sorge verso le 2.30): "La notte d'estate ha tre sorrisi. Il
primo è fra mezzanotte e l'alba, quando i giovani innamorati si
aprono i cuori a vicenda. E' un sorriso così tenue e lieve che
bisogna ricercarlo con molta attenzione per poterlo notare. L'amore
sfiora i giovani innamorati come un dono e una punizione. Alle tre di
notte la sera d'estate è al suo secondo sorriso, per gli incoscienti
e gli sciocchi senza alcuna speranza. Al mattino, la notte d'estate
sorride finalmente a coloro che sono tristi e scoraggiati, agli
insonni e alle anime perse, a coloro che hanno paura e che si sentono
soli". La versione italiana attribuisce il terzo sorriso a
"tutti coloro che han trovato la pace e la gioia di vivere in
un'anima gemella", spoetizzando totalmente la battuta scritta da
Bergman.
Woody Allen ne fece un remake nel
1982, ambientato nei pressi di New York nel 1904, riducendo le coppie
a tre. [SPOILER] La scelta della partitura di
Mendelsshon riallaccia però il suo film in maniera più esplicita
alla commedia di Shakespeare. Inoltre tutta l’ambientazione è
decisamente più svecchiata e ironica rispetto al film di Bergman.
Quindi il protagonista Andrew non è più un avvocato ma un agente di
Wall Street, che nel tempo libero si diletta a fare l’inventore e
ha ideato una sfera magica capace di proiettare immagini, non si sa
se dal presente, dal passato o dal futuro (e sarà l’elemento
magico del film); ed è lui il proprietario della villa. Da tempo non
ha rapporti con la moglie Adrian, che lo ha tradito col suo migliore
amico Max, il quale quindi adombra Henrik, ma con una personalità
del tutto diversa. La seconda coppia è rappresentata da un
professore borioso e dalla sua fidanzata Ariel, che è anche una ex
fiamma di Andrew, similmente a Carl e Desirée rispetto a Fredrik;
tuttavia qui alla fine Ariel troverà il suo amore in Max, perché la
coppia Andrew-Adrian resterà insieme. Infine abbiamo Max che, anche
qui, ha un interesse per una infermiera frivola e sessualmente
disinvolta, come Petra, che accetterà senza riserve le avance del
professore, il quale quindi ricalca pure la figura di Frid, anche per
l’atteggiamento “naturalistico” nei confronti del sesso.
La
parte del film di Allen in cui Andrew e Max corteggiano entrambi
Ariel, in maniera anche violenta, ricalca la situazione
shakespeariana di Ermia contesa tra Lisandro e Demetrio. E così,
anche, alla fine Andrew, come Demetrio, torna al suo antico amore.
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